Storie di uomini che indossano i collant – puntata 2

Riprendiamo con una seconda puntata il tema cominciato qualche mese fa. In tutti questi giorni sono continuati ad arrivare commenti, messaggi e soprattutto le storie dei miei amici lettori, quelli un po’ speciali che per un motivo molto personale amano indossare le calze e i collant. Continuo, dunque, a usare le loro storie vere per comprendere un po’ meglio questa passione per i collant e le calze, una passione molto fisica, che impone un utilizzo dell’accessorio, da non confondere con il feticismo. Guai a chiamarli feticisti.

In effetti tra loro ci sono le persone più svariate da chi ha bisogno per motivi di salute di calze a compressione graduata, per chi è un cross-gender e a chi invece ha questo piccolo vizio di indossare i collant sotto i pantaloni. Qualsiasi sia il motivo che li spinge ad amare e indossare questo accessorio, vi posso assicurare che sono molto attenti alle novità del mercato, conosco modelli e filati e spesso sono più preparati di molte donne.

Da dove nasce questa passione allora?

Spesso si parte da una semplice curiosità: “ma cosa provano le donne indossando le collant”? E si prova, anche per un volta sola. Ci racconta ROB (nome inventato ovviamente) che vinto l’imbarazzo e la paura del giudizio si confida con me: “Mi piace molto ammirare le gambe delle donne in collant mentre sono in giro per strada e devo ammettere che accarezzarle è una sensazione assolutamente sublime. Ho voluto provare a “capire” cosa si provava a indossarle. Ho comprato (senza non poco imbarazzo) un paio di collant colorati della mia taglia e una sera a casa da solo mi sono messo di impegno e li ho indossati. La sensazione che ho provato è stata molto piacevole, sentire il nylon a contatto sulle mie gambe è stata inaspettatamente molto eccitante. Mi imbarazza ammetterlo ma mi è piaciuto anche accarezzarmi le gambe sentendo la consistenza del nylon che premeva morbidamente sulla mia pelle. Mi è venuta la pelle d’oca dal piacere”.

 

Sicuramente ciò che accomuna tutti è l’essere amanti delle calze e delle gambe femminili, a cui si aggiunge un’attrazione per il nylon. Come quella di Antonello (nome inventato) che in questo caso ha giocato con la complicità della moglie: “Ho indossato per curiosità e di nascosto qualche modello di mia moglie, diciamo non nuovissimo per non rovinarlo, prima modelli neutri nere 40 denari minimo per coprire un po’, poi di tutto e anche autoreggenti!! volevo scoprire come ci si sentiva. Il salto di qualità è arrivato quando lei stessa, ovviamente conoscendo la mia passione, in una giornata di freddo intenso mi ha suggerito di indossarli per stare più caldo e la prima volta per gioco poi li ha comprati lei stessa della misura giusta per me”.

Nelle loro parole c’è sempre un filo di imbarazzo e di emozione, come nella storia di Mal (nome inventato) che ci racconta la sua prima volta quando aveva 16 anni: “vedevo le donne di casa sempre con calze velate e non capivo cosa provassero nell’indossare quell’indumento. Ho iniziato a prendere qualche collant e tenermelo per me accarezzandolo e iniziando a ”gustare” la sensazione di sentirlo indosso, dal semplice contatto manuale son passato ad indossarli proprio e mi osservavo nel lungo specchio verticale. Il cuore mi batteva al solo pensare che di li a breve mi sarei nascosto in bagno e avrei indossato un collant. Un giorno, dopo averli indossati, mi sono accorto che ero in ritardo per la scuola e dopo aver indossato i jeans sono uscito di casa con il collant sotto i pantaloni. Tremavo per strada, avevo l’impressione che tutti mi osservassero e ridessero di me, poi pian piano mi son tranquillizzato”.

 

Dopo la storia, che a me fa anche molta tenerezza e me la immagino quasi come una scena da film nella sua carica narrativa, c’è quella di Gianni (nome inventato) che dice: “Avevo 10 anni ero in lavanderia e ho visto le calze di mia madre appese a asciugare, così le ho provate e ho provato una bella sensazione. Da lì è stato amore. A 14 anni ho preso il mio primo paio di collant. Di solito indosso un collant classico nero o carne oppure moka, dagli 8 ai 70 denari, ma ho anche delle calze fantasia”.

 

 

E per concludere questa carrellata di testimonianze ho scelto la storia di Bruno (nome inventato): “Non so come iniziare, le calze mi hanno sempre colpito. Un paio di Fascino 40 Sisi furono il primo paio posseduto e danneggiato, per prima cosa che ho imparato è che indossare collant non è facile per un principiante. Comunque alla fine ci sono riuscito e dai 40 den iniziali ho spaziato fino a 12 (fuori produzione) e ai 20 e Metropol 40. La sensazione di morbidezza nell’ indossarle supera il piacere di vederle indossate”.

Ovviamente non finisce qui, ho già in cantiere per voi un altro articolo con le vostre storie. Intanto ringrazio chi ha condiviso con me il suo segreto e invito qualche lettore a raccontarci qualcosa di suo, con l’obiettivo di far capire al di là dei feticismi, i pensieri pruriginosi o chissà quali altre fantasie.

A presto, vostra Madame G.

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