Torna in auge il cotone e le fibre naturali

I consumatori di calzini, calze e intimo richiedono sempre più spesso le fibre naturali e in particolare il cotone. Un target, tra i 35 e i 50 anni, attento a temi come la qualità e la provenienza delle materie prime.

Gli operatori del mercato dell’intimo, che si tratti di aziende produttrici o di retailer, concordano nel riconoscere che il cotone è un materiale tornato in auge. Negli ultimi anni, infatti, complice la crescente attenzione verso i prodotti naturali, questa fibra ha progressivamente recuperato la sua centralità nell’abbigliamento intimo, dopo anni in cui le fibre sintetiche l’avevano fatta da padrone. A un ritorno di importanza del cotone, corrisponde anche una crescente disponibilità di capi realizzati con tessuti naturali di origine vegetale: modal e micro-modal sono ormai apprezzati dal mercato. A queste fibre si sono affiancate anche soluzioni innovative, quali i capi in Tencel o in fibra di bamboo.

I fattori più qualitativi che depongono a favore del cotone e delle altre fibre naturali sono la leggerezza, la morbidezza al tatto, la traspirabilità e una maggiore praticità, soprattutto nel lavaggio. Inoltre va sottolineato anche che nella clientela finale sta crescendo la sensibilità verso capi non dannosi per la propria salute: si stima che in Italia quasi il 30% della popolazione sia affetta da una o più sensibilizzazioni allergiche, il doppio rispetto a dieci anni fa. In particolare, una delle principali cause delle allergie della pelle è da ricercarsi proprio nei tessuti.

 

Vediamo quali sono le fibre naturali che troviamo sul mercato:

Cotone Makò: è un filato di cotone proveniente dall’alto Egitto, molto pregiato.

Cotone mercerizzato: la mercerizzazione è una lavorazione effettuata a bassa temperatura (10 °C) che permette di ottenere capi finiti di mano migliore, con maggior lucentezza, migliore igroscopicità, e affinità tintoriale.

Cotone filo di Scozia: il filo di Scozia viene prodotto con le fibre del cotone a taglio lungo egiziano. Si tratta di un tipo di cotone molto pregiato che cresce sul delta del fiume Nilo. Tale varietà è ottima per produrre filati finissimi e confortevoli ma allo stesso tempo molto resistenti.

Modal: è una fibra prodotta dalla polpa di legno degli alberi, una fibra rigenerata dalla cellulosa. I tessuti in modal non si sfibrano. Rispetto al cotone, inoltre, si restringono e scoloriscono più difficilmente. La fibra di modal è circa il 50% più igroscopica, e per questo ha un largo impiego domestico per gli indumenti e i tessuti per il bagno e per la casa.

Micro-modal: ha la stessa origine del Modal, ma rispetto a questo ultimo, ha fibre molto sottili e ultraleggere che lo rendono particolarmente comodo e si asciugano più velocemente.

Tencel: come il modal, il tencel (o lyocell) è una fibra prodotta dalla cellulosa frantumata. Le caratteristiche principali sono l’ottima resistenza, la buona traspirabilità e l’assorbimento dell’umidità. Il processo di produzione è poco inquinante: anche i solventi utilizzati sono atossici, oltre ad essere riciclabili.

Bamboo: il tessuto di bamboo possiede delle proprietà antibatteriche e disinfettanti: la fibra di bamboo è in grado di assorbire e di far evaporare il sudore umano in pochi secondi e non richiede alcun processo chimico, il che significa che esso non provoca alcuna reazione cutanea né reazioni allergiche, risultando così indicata anche per le pelli più delicate.

Misto Lana-seta: dal mix di fibre di lana biologica per il 70% e seta per il 30% nasce un tessuto particolarmente piacevole sulla pelle e per questo motivo viene utilizzato per confezionare intimo di pregio. Le caratteristiche della lana biologica e naturale si uniscono quindi a quelle della seta che è insuperabile in fatto di morbidezza

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