Una domenica di shopping….
Cosa fate se vi ritrovate da sole con un weekend completamente da re-inventare? Risposta facilissima: shopping!! I saldi sono già iniziati e la baraonda dei primi due giorni è finita. Lo ammetto odio la folla e la ressa davanti a vestiti o borse, per cui con il rischio di non trovare taglie e modelli preferiti, cerco di salvaguardare il mio benessere psico-fisico e lascio la lotta all’ultimo pezzo a quelle più agguerrite di me.. (con tanta stima!!)
L’obiettivo era quello di trovare qualcosa di carino da comprare, alcune cose in lista e voglia di scoprire cosa offrono i negozi. Il risultato è stato deludente. Sono rientrata a casa con un senso di sconforto grandissimo, non perché non abbia comprato nulla, ma perché non riuscivo a farmi piacere le cose…o brutte o di scarsa qualità. Dopo i primi negozi visitati mi sono anche presa il compito di fare un’indagine vera e propria.
Sono stata in negozi di scarpe, borse, intimo, vestiti e grossi centri come Coin, Upim, Ovs e girato in lungo e largo. La prima cosa che noto è che molti sono i negozi che hanno già il 50%, logicamente con il periodo di “crisi” di cui tanto si parla è anche giusto facilitare gli acquisti che si concentreranno in questo periodo, nonostante ciò la gente non era tantissima, negozi a tratti semivuoti…cosa che ti fa riflettere molto sul potere del portafogli degli italiani. Solo le firme o le marche più “fashion” si mantengono ancora sul 20 o il 30% (Desigual, Marella, Guess, Janet&Janet ecc… un po’ per tutti i settori). In molti stores non sono materialmente riuscita a trovare le cose che avevo visto sui cataloghi, e sono rimasta con il dubbio se hanno venduto già tutto, se li tirano fuori a rate o li destinano all’outlet già da ora.
La cosa che mi è saltata rapidamente all’occhio è il forte gap qualitativo che esiste tra un capo economico e uno meno. Mi spiego meglio: dall’intimo all’abbigliamento o alle scarpe/borse ho notato che i brand soprattutto quelli che offrono prezzi facili e super sconti hanno una qualità molto bassa. Finta lana per maglioni e vestiti, molti filati e tessuti sintetici, scarpe e borse in vera plastica, proprio brutta al tatto, intimo con tessuti simili a carta vetrata, tanti leggings con fantasie atroci, articoli con design banali e di cattivo gusto…. E alla fine scopri che sono tutti articoli prodotti all’estero Made in China, in Vietnam, in Pakistan, in Turkia, e chi più ne ha più ne metta. Allora ti spieghi perché fanno schifo – vi prego passatemi il termine – e costano così poco.
Poi ti avvicini ai brand più famosi, più fashion e soprattutto made in Italy e qui i prezzi lievitano. Prezzi più o meno alti, che ti fanno capire che se vuoi la qualità quella costa di più, che l’artigianalità, le rifiniture, la scelta dei filati e dei tessuti, il design e non solo il nome, hanno un loro valore. Altrimenti il made in Italy non sarebbe stato l’eccellenza nel mondo, tanto imitato e tanto invidiato.
La cosa che più mi rattrista è che nel periodo economico che stiamo vivendo per molti questo made in Italy eccellente non è raggiungibile, ma non lo è nemmeno quello di media qualità…troppo caro rispetto al made vattelapesca di cui parlavamo prima. E allora pur di vendere e fare mercato i negozi italiani importano dall’estero diffondendo in giro bassa qualità e cattivo gusto, oltre a una tendenza di consumo “usa e getta”.
Mi chiedo: ma una via di mezzo non esiste? Non si può avere un capo di qualità medio-alta con dei costi più contenuti? Sono sicura che tutti sarebbero pronti a spendere quel po’ di più per avere un articolo fatto meglio e più bello. Soprattutto è un controsenso vero e proprio che gli italiani vestano made in China e magari il cinese sfoggi il suo bel made in Italy… A tutti piace fare un buon affare, comprare una bella borsa o un vestito a poco, ma deve valere la pena, nel mio armadio ho vestiti per tutti i gusti e prezzi, dal brand famoso a quello meno conosciuto e molti pagati pochissimo, perché sono stata fortunata a trovare il famoso ultimo pezzo rimasto.
Comunque se vi state chiedendo cosa ho comprato in questo weekend, dopo tutto questo discorso, che spero chi sta nel mercato legga e ci dia una risposta… dopo aver guardato cartellini, prezzi, provenienze (proprio come fosse un’etichetta alimentare), dopo aver provato vestiti …mi sono buttata su profumeria e oggetti per la casa…ah dimenticavo due paia di gambaletti a fantasia, rombi e pois, che presto vi farò vedere….. In compenso come vi ho fatto vedere ieri su fb, ho visto un bel po’ di calze interessanti…. Poi vi racconterò meglio.
A presto Madame G.