Pierre Mantoux compie 85 anni. Intervista a Patrizia Giangrossi
Pierre Mantoux compie 85 anni. Ho intervistato Patrizia Giangrossi, direttrice del Brand e voce storica del calzificio di lusso italiano. Leggiamo cosa ci racconta di cosa significa essere alla guida di un marchio così importante, che ha visto passare e ha fatto le mode.
Cosa significa vivere 85 anni nel mondo delle calze e come sono cambiate nel tempo?
Vivere nel mondo di Pierre Mantoux significa non solo avere a che fare con l’universo delle calze e delle sue declinazioni ma, in qualche modo, respirare in prima persona i cambiamenti storici che hanno attraversato l’Italia – e il mondo – e che hanno, inevitabilmente, interessato il segmento dell’abbigliamento e degli accessori nell’ultimo secolo. Senza che mi soffermi sull’evoluzione del significato della calza stessa e di come questa abbia accompagnato le trasformazioni sociali e le epoche storiche – basti solo pensare alle collant e a come, da oggetto elitario siano diventate alla portata di tutte le gambe! – dal punto di vista del prodotto, la calza ha cambiato il suo ruolo, da meramente funzionale a completamento fondamentale del guardaroba femminile. Un pezzo capace di vivere in maniera autonoma e al centro del sistema moda, con collezioni indipendenti, stilisti dedicati etc. Questa evoluzione, vissuta all’interno di Pierre Mantoux, mi ha permesso di vedere in prima persona la storia di un brand che ha fatto, con le sue linee, la storia delle calze partendo dal suo Velatissimo Top Stretch – la calza velata disponibile in 56 varianti di colore – fino ad arrivare a un ventaglio di proposte in cui le calze hanno assunto le varianti più differenti, confrontandosi con texture e materiali più vari – dalla lana alla microfibra, dal lurex al cachemire. E non solo. Per assecondare le necessità più diverse delle donne, le collezioni di hosiery si sono arricchite di prodotti attenti sì alle tendenze ma anche alle esigenze “pratiche” delle donne: quindi via libera ai collant shaping e anticellulite, ai leggins moda, a linee couture veri e propri abiti da party, per vestire le gambe da gran soirée. Pierre Mantoux firma, da sempre, collezioni nate nel segno della femminilità, declinate in diverse tendenze e variazioni per esprimere e assecondare le infinite sfumature delle donne contemporanee senza perdere la sua caratteristica signature.
Il modello che più vi rappresenta nel tempo.
Il modello che più ci rappresenta è sicuramente il collant, che ha rivoluzionato moda e costume vestendo con sensualità il corpo delle donne, dalla vita in giù, e dando loro quella libertà di stile e di espressione che è alla base della contemporaneità. Regina indiscussa di fascino e glamour è il nostro modello timeless, il collant in pizzo, romantico e femminile, protagonista di un’evoluzione continua che l’ha portato a esplorare, nel corso degli anni, materiali più diversi e ad essere impreziosito da ricami e lavorazioni, come fascinosi bouquet di macro e micro fiori.
Una caratteristica che Pierre Mantoux non ha mai perso negli anni
Da oltre 80 anni Pierre Mantoux racconta, con le sue collezioni, la storia del made in Italy perché oggi come nel 1932, tutti i suoi prodotti sono pensati, realizzati e confezionati in Italia. Questo è garanzia di qualità, di design, di ricercatezza in tutte le collezioni, caratteristiche che sono rimaste immutate nel tempo. A questo posso aggiungere sicuramente la femminilità, intrinseca al dna delle calze, che Pierre Mantoux ha esplorato, esaltando, in molteplici modi, il culto del colore, che ha portato in primo piano le gambe e abbinamenti audaci e capaci di fare la storia, e la perfetta vestibilità delle sue calze, frutto di un’expertise artigiana che il tempo ha perfezionato fino a condurre all’eccellenza.
Il rapporto donne-calze ieri e oggi.
Come ho detto sopra, le calze hanno mutato il loro ruolo nel corso del tempo e, da semplice accessorio funzionale per ripararsi dal freddo, sono diventate un complemento di stile e, anche, uno stile autonomo. Il rapporto delle donne con le calze si può facilmente riconoscere da questo: le donne scelgono – o non scelgono – le calze, che diventano specchio di stile e manifesto, spesso, di indipendenza.
Com’è cambiata la qualità del prodotto calze in tutti questi anni.
Naturalmente è cambiata la qualità in termini di resistenza: le prime calze, di seta, erano tanto pregiate quanto fragili, oltre ad avere un costo quasi proibitivo per la maggior parte delle donne e quindi erano un vero e proprio status symbol. Con l’utilizzo di nuove tecnologie e soprattutto di nuovi materiali – di cui il Lycra occupa sempre e comunque un posto d’onore – le calze sono diventate quasi indistruttibili, sia nelle versioni più strong in microfibra, che in quelle per loro stessa natura più delicate come il pizzo. Tutte, sempre e comunque, realizzate tenendo ben presente la qualità.
Quali sono gli stilisti che hanno sposato il brand Pierre Mantoux?
La passione per l’artigianalità delle lavorazioni, il culto per i tessuti pregiati e il carattere intimamente sartoriale delle collezioni hanno, da sempre, avvicinato Pierre Mantoux al mondo dell’Haute Couture e del Pret à porter italiano e internazionale. Gli stilisti hanno, infatti, da sempre apprezzato il lusso e la qualità del brand e questa stima si è trasformata in collaborazioni proficue e importanti con maison del calibro di Chanel, Yves Saint Laurent, Gucci, Prada, Givenchy, Bottega Veneta, Versace, Alaia, Mugler e molti altri in un rapporto di vicendevole arricchimento.
Quanto la Pierre Mantoux investe sui nuovi design?
Pierre Mantoux investe da sempre moltissimo in nuovi design perché l’evoluzione continua, unita all’heritage, è alla base del suo successo.
Come sarà il futuro di Pierre Mantoux e delle calze?
Il futuro di Pierre Mantoux sarà, come sempre, all’insegna di impegno e dedizione immutati, con un’attenzione rigorosa alla qualità, poiché ogni singolo prodotto rispetti gli standard produttivi più elevati. Sempre più risorse saranno dedicate alla ricerca e all’innovazione, con un occhio di riguardo alle nuove generazioni, protagoniste di cambiamenti che si riflettono sempre e comunque sulle calze.
Un ringraziamento speciale a Patrizia Giangrossi per la disponibilità e per aver condiviso con noi, donne (e non solo) amanti delle calze e della femminilità, questa storia fatta di tanta passione.