La cellulite: cos’è
La cellulite colpisce soprattutto le donne in età fertile ed è conseguenza di una stasi micro-circolatoria dell’ipoderma delle gambe. La distribuzione della cellulite nella donna, magra o grassa che sia, si verifica in determinate regioni corporee: cosce, parte delle gambe, zona mediale delle ginocchia, glutei, spalle, addome ecc, e spesso la cellulite si accompagna a strati di adiposità localizzata.
A livello del tessuto quando insorge la cellulite, si osservano le seguenti modifiche:
- Ipertrofia delle cellule adipose, che subiscono alterazioni di forma e volume.
- Accumulo di liquidi in eccesso (ritenzione idrica). L’equilibrio del sistema venoso e linfatico si modifica a causa di un rallentamento del flusso sanguigno ed una ritenzione di liquidi da parte dei tessuti.
I fattori che causano queste alterazioni interessano il microcircolo della massa grassa e nel tempo compromettono l’anatomia e la funzionalità dell’unità vascolare del tessuto, portando all’insorgenza di problemi a carico dell’ipoderma e del derma.
La pelle con presenza di cellulite è si più opaca e alla palpazione, tra le dita compare la caratteristica “buccia d’arancia”. Successivamente il tessuto si arricchisce di piccoli noduli fibrosi profondi, ecchimosi per traumi anche minimi. L’avanzare del processo porta alla comparsa di “ondulazioni” ed avvallamenti, che rivelano la forte perdita di tono ed elasticità della pelle.
Tre sono gli stadi evolutivi della cellulite:
- Fase edematosa: la cellulite si avverte solo al tatto, in questa fase precoce prevale il ristagno di liquidi nei tessuti, con gonfiori localizzati principalmente intorno alle caviglie, ai polpacci, alle cosce e alle braccia.
- Fase fibrosa: viene coinvolto il tessuto adiposo. A causa dei liquidi penetrati nei tessuti, le cellule adipose si distanziano l’una dall’altra e non riescono più a svolgere le proprie funzioni metaboliche. Si formano dei piccoli noduli e l’epidermide assume l’aspetto “a buccia d’arancia”
- Fase sclerotica: il tessuto diventa duro al tatto, con la comparsa di noduli di grandi dimensioni; la superficie cutanea assume il tipico aspetto “a materasso”.
Ma quanti tipi di cellulite ci sono? La cellulite può essere distinta in cinque tipi principali:
- Cellulite dura (compatta): si osserva nelle persone giovani con cute elastica e tonica. Visivamente non mostra zone flaccide né avvallamenti, ma “pinzando” la pelle tra le dita compare la granulosità della “buccia d’arancia”;
- Cellulite molle (flaccida): si sviluppa nel corso di anni, caratterizzata da perdita di tono cutaneo e presenza di avvallamenti o buchi in cui il tessuto cellulitico è ricco di acqua;
- Cellulite mista: è il tipo più diffuso, considerato uno stadio intermedia tra le due precedenti, per cui si osserva un tono discreto che inizia a presentare svariati avvallamenti;
- Cellulite con presenza di adiposità rilevante: presenta un accumulo di grasso diffuso, che tende a nascondere la cellulite, in quanto rende la superficie cutanea più tesa. La manovra del pinzamento tra le dita consente di evidenziare l’aspetto a “buccia d’arancia”;
- Cellulite linfoedematosa: è una cellulite molto infiltrata di liquidi, con edemi, a volte con insufficienza venosa. Alla palpazione si nota un tessuto spugnoso ed una sensazione di liquido che riempie gli spazi.
E’ possibile identificare un insieme di cause che ne favoriscono l’insorgere e l’aggravarsi della cellulite, in quanto agiscono peggiorando lo stato circolatorio e rendendo difficoltoso il ritorno venoso e linfatico, come le abitudini di vita scorrette (come la sedentarietà); l’abbigliamento che provoca costrizioni (jeans stretti, stivali stretti, calze elasticizzate costrittive, tacchi a spillo ecc.); l’alimentazione troppo ricca di calorie; l’introduzione di tossine (farmaci, alcool, conservanti alimentari, grassi animali, fumo ecc.); lo scarso uso di alimenti detossificanti (fibre, acqua, vitamine); i vizi di postura (come le gambe accavallate); e la gravidanza, che influenza in maniera importante il ritorno veno-linfatico (a causa dei cambiamenti ormonali).
Segue post sui trattamenti.. a presto!