La calza intelligente….e italiana

Navigando in rete mi sono imbattuta in questa curiosa notizia sul sito corriere.it ..e visto che si tratta di calze ve la ripropongo…. 

«Sensoria» è costruita con nanosensori che comunicano 
il “comportamento” del piede quando si fa sport.  Leggiamo di che si tratta: 

Può una calza essere intelligente? La tecnologia wearable, ovvero indossabile, è il futuro dell’informatica. E passa anche attraverso un calzino sportivo. «Sensoria», questo il nome, funziona attraverso una serie di nanosensori inseriti all’interno del tessuto, che rilevano dati come postura, battito cardiaco, chilometri percorsi. In base ai dati è possibile correggere il comportamento (eventualmente) sbagliato del corridore: la posizione del piede, il ritmo, la falcata. I dati raccolti dal calzino vengono immagazzinati in una cavigliera e trasmessi al telefonino (o al pc). Questi possono essere fruibili immediatamente, per mezzo di un messaggio vocale che avvisa l’utente del comportamento scorretto (voice feedback), oppure essere studiati sul pc, dopo la corsa.
A ideare il “magico” calzino sono stati tre italiani di stanza a Seattle, negli Stati Uniti, ex Microsoft con un curriculum degno di nota. Davide Viganò, co-fondatore di Heapsylon, la start-up in questione, è originario di Lecco. Si è trasferito a a Seattle per lavorare a Microsoft nel 1987, dove ha cominciato con uno stage sui primi software per Apple. È poi venuto in Italia come vicedirettore generale della filiale e da tre anni collabora con Mario Esposito, origjnario di Salerno, e Maurizio Macagno, da Torino, al progetto della start up. «Dopo una lunga ricerca sui materiali nanotecnologici siamo riusciti a costruire un nostro sensore proprietario e totalmente in fibra tessile che misura pressione e forza», racconta Viganò. «Il sensore può essere inserito in qualunque indumento ma siamo partiti dal piede perché è una parte del corpo costantemente sotto pressione. Il piede, peraltro, è anche poco servito dall’innovazione tecnologica».

La storia del progetto prosegue attraverso il crowdfunding, ovvero il finanziamento che si ottiene per mezzo del web, dalla “crowd”, dal pubblico che crede nei progetti. Il calzino Sensoria è stato messo su Indiegogo da qualche giorno e ha già raccolto quindicimila dollari. Sarebbe stato possibile ottenere simili finanziamenti in Italia? «Indipendentemente dal luogo», risponde Viganò, «credo che qui negli Stati Uniti come in Italia ilcrowdfunding sia un modo potente di testare un’idea e fare una vera analisi di mercato quantitativa. Per noi è un metodo per creare una nuova categoria di prodotto: l’indumento intelligente, e vedere il riscontro del mercato. Inoltre si possono capire come migliorare il prodotto, quali le dinamiche del prezzo e come presentare il prodotto. Ma soprattutto abbiamo la possibilità di finanziare il nostro sogno e lavorare su dati veri che vengono da più persone».
(Fonte: http://www.corriere.it/tecnologia/provati-per-voi/13_luglio_04/calza-intelligente-sensoria_a1291d56-e4a3-11e2-8ffb-29023a5ee012.shtml)

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