La bellezza minimalista e perfetta della calza coprente
Eppure nella diatriba aperta tra calze velate e coprenti, qualcuno che ama la calza coprente c’è. Sono pochi a dire il vero, dalle risposte ricevute si contano sulla punta delle dita, la maggior parte come vi ho scritto nel primo post relativo a “calza coprente vs calza velata” parteggiano tutte per quest’ultima. I motivi sono simili tra loro e forse ricalcano un po’ un forma di immaginario stereotipato…
C’è invece chi fa la differenza e preferisce la calza coprente, ribaltando le teorie fin qui espresse. Annullando il gioco del vedo e non vedo, la sensazione setosa della calza lucida, affida i sensi della vista e del tatto alla copertura totale senza sfumature, a suo dire “perfetta”.
Lui è Angelo e confessa: “Personalmente preferisco la calza coprente. Non ho mai riflettuto sul perché di questa scelta, credo sia dovuto alla mia mania di perfezionismo estetico, una calza coprente da l’impressione di perfezione, di superficie continua, di levigatezza… di bellezza minimalista ed essenziale ricercata dal lavoro dell’uomo, bellezza meditata, che arriva dopo un lavoro di aggiustamento…. la bellezza selvaggia, libera dal condizionamento umano – per così dire – non mi ha mai interessato troppo. Per queste stesse ragioni amo il calzettone di lana alla parigina, purché sia non troppo spesso, altrimenti diventa un orpello troppo ingombrante…”
Questi uomini non finiscono mai di stupirci…
A presto, Madame G.
va bhè, a me piace molto la calza coprente!