Il collant compie 60 anni
2019 un anno importante per il collant che compie ben 60 anni. 60 anni di amore e odio, 60 anni sicuramente di successo.
Da quanto si racconta l’idea nasce dallo sfogo dell’americana Ethel Boone con il marito, Allen Gant senior, capo dell’azienda tessile Glen Raven Mills che stanca delle solite calze, all’epoca da reggicalze o che si fermavano con l’elastico sulla parte superiore della coscia, esclamò: “Ma perché non prendete due calze e le attaccate a una mutanda?”
Mai frase fu più presa alla lettera e trasformata in un prodotto che ha fatto la storia e la moda e su cui tanto si farà ancora. Era la metà degli anni Cinquanta e appena dopo qualche anno, nel 1959 il collant prendeva forma. Già nel 1938 il nylon era stato sintetizzato dal chimico Wallace H. Carothers e commercializzata dall’azienda per cui lavorava, il colosso americano dell’industria chimica, la Dupont.
Vent’anni dopo il vero boom, l’invenzione della minigonna ad opera di Mary Quant che scopre le gambe ampiamente le gambe delle ragazze. Vietati reggicalze o autoreggenti, la soluzione è semplice il collant, di ogni colore e tessuto con la sua grande vestibilità.
Forse meno sensuale del reggicalze, il collant ha in un certo senso liberato le gambe delle donne di tutto il mondo, che hanno potuto indossare gonne di ogni lunghezza e calze comode. Se per i detrattori, non è nient’altro che una calza appiccicata a dei mutandoni, l’accessorio che il genere maschile considera spegni-passione per antonomasia. Sono sicuramente comodi e molto pratici, sono diventati nel tempo, grazie anche alle moderne tecnologie e ai filati sempre più all’avanguardia, morbidi e resistenti, un accessorio insostituibile per le donne.
Il tempo, in questi anni, ha dato ragione al loro inventore, un marito ‘illuminato’dalle necessità della moglie: i collant festeggiano i primi sessant’anni di vita e bisogna anche aggiungere con un grande ritorno sulle passerelle e sotto i riflettori della moda. Nel tempo sempre più capo di abbigliamento e meno accessorio.
Alcune curiosità:
In Italia, i primi collant furono prodotti dalla Rhodiatoce (società a partecipazione paritaria della Montecatini e della Rhône-Poulenc), che li commercializzava con il marchio Nailon Rhodiatoce – Scala d’Oro, inizialmente in solo nylon. Ad oggi le aziende che producono calze e collant sono moltissime, solo nel distretto delle calze superano le 350.
E gli uomini?
C’è chi li odia come abbiamo detto prima, chi li apprezza e poi c’è chi li indossa… Tradizionalmente capo di abbigliamento femminile, nel 1999 l’azienda statunitense GLS Hosiery ha iniziato a produrre collant per uomini sulla base di alcune ricerche di mercato, dalle quali è emerso che vari uomini li indossano. Il collant da uomo è realizzato con gli stessi materiali di quelli per donna e in varie denature.