DONNE IN CALZE A RETE..GLI UOMINI CI VEDONO COSI’
Qualche settimana fa ho chiesto ai nostri lettori maschietti cosa pensano delle calze a rete e soprattutto che immagine hanno della donna in calza a rete. La mia domanda voleva essere un po’ provocatoria per cercare di capire se la calza a rete rappresenta un cliché di sensualità “eccessiva”.
Premetto che a me le calze a rete piacciono molto, semplici o con particolari fantasie, il segreto alla base è saperle abbinare. Trovare il giusto colore, le fantasie più adeguate, la lunghezza giusta degli abiti, le scarpe…insomma nell’outfit con calza a rete ogni elemento deve essere equilibrato, tutto deve sposarsi in modo omogeneo. In questo modo si eviterà di attrarre troppo l’attenzione su un elemento che già da sé è catalizzatore.
Veniamo al sondaggio: tutti i nostri amici sono concordi nel dire che la calza a rete è apprezzata, se non risulta pesante e volgare.
Il 80% degli uomini intervistati ha confermato: sì, mi piace la calza a rete e in questo sì la preferenza va alla rete classica, anche se qualcuno più fantasioso c’è. Flavio per esempio si dice estimatore del nylon più che della rete, ma non disdegna le fantasie retate, cosa difficile negli uomini, che tendono verso le cose più lineari.
Ma com’è una donna in calza a rete? Secondo Francesco, che dà voce all’intero coro maschile: “e come vuoi che sia? E’ molto sexy se le sa portare, altrimenti può sembrare una “strappona” (che tradotto dal romano è una donna volgare)”. Il pensiero di Francesco è un po’ il pensiero diffuso di molti uomini, che vedono nella calza a rete un accessorio erotico e sensuale esplicito. Se il reggicalze incarna un desiderio con eleganza e raffinatezza, la calza a rete è molto più diretta. Quasi una proposta esplicita.
Anche Salvatore mi dice: “Le calze a rete mi piacciono molto e una donna in calze a rete se con un giusto abito la trovo molto sexy”. In questo caso è l’abito che fa la differenza. E anche secondo il punto di vista maschile, che è molto attento più di quanto crediate, questa cosa viene messa in evidenza. La calza a rete necessita del giusto abbinamento, altrimenti si rischia di sfociare in un’immagine pesante. Va riconosciuto, infatti, che come accessorio non è del tutto sobrio, soprattutto se parliamo di calza a rete nera, e oltrepassare la misura, scadendo nella volgarità è facile e immediato, soprattutto l’abbinamento è sbagliato.
Marco con ironia ci dice: “le calze a rete mi piacciono se la rete è fine fine e non grossolana (con quelle ci si pesca i tonni). Una donna in calze autoreggenti (a rete o non) è sempre un bel vedere. Classe e sex appeal”.
Emblematica l’opinione di Angelo che scrive: “La donna che usa una calza a rete, soprattutto d’estate riflette l’immagine di una donna sofisticata, che non rinuncia alla costruzione estetica e seduttiva del suo look. Diversamente una calza a rete d’inverno mi trasmettono una carica erotica forte”. La visione di Angelo a ben pensarci si impernia sul concetto di coprire – scoprire.
Le calze a rete sono calze che lasciano visibilmente vedere la gamba, la carne, che si può toccare senza il filtro del nylon, ma solo dei fili elastici che la avvolgono. D’estate la calza a rete si propone come un ricercare un look studiato, voluto, un coprirsi, in una stagione in cui le calze non si indossano, mentre d’inverno significa scoprire, esplicitamente far vedere e innescare in questa visione un desiderio carnale proprio.
Ed è proprio la carnalità evocata dalla calza a rete, che non la rendono una calza prettamente elegante, fatta eccezione per la micro-rete color carne. Una carnalità che ci porta come visione indubbiamente all’immagine della prostituta, ecco perché quel forte senso erotico, un po’ come il reggicalze che da indumento da tutti i giorni con l’avvento del collant divenne indumento delle “professioniste dell’amore”..
Infine leggiamo due voci discordanti e molto interessanti, che ci fanno capire come la sensualità raffinata dovrebbe vestire diversamente.
Vincenzo: “non adoro particolarmente le calze a rete, molte volte quando le donne le indossano danno un’idea di trasgressione ed eros troppo forte ed accentuata, l’immagine di una donna che non è da me preferita. Personalmente amo le cose più sobrie ed eleganti, ma allo stesso tempo sexy.”
Daniele scende molto nel particolare: “Immagino di andare un po’ controcorrente se dico che non amo particolarmente questo indumento. O almeno, posso apprezzarlo solo se usato con tutte le cautele del caso. Credo non siano facili da indossare, perché è facile scivolare sul volgare e bisogna ponderare bene gli abbinamenti. Sicuramente da bandire le maglie larghe, a favore di quelle strette, che solo l’occhio attento può riconoscere non trattarsi di una calza semplice. Mi possono piacere magari quando fanno capolino da sotto un pantalone a tubo, di modo da poterle intravedere solo sulla caviglia o sul collo del piede. Negli altri casi, bocciate! Sono tante altre le calze che preferisco e in grado di evocarmi un erotismo, diciamo, più raffinato”.
La questione abbinamenti con le calze a rete è cruciale. E’, dunque, necessario trattare con calma e dovizia di particolari e consigli l’argomento. Vi rimando al prossimo post…
Madame G.