MAXI SEQUESTRO DI CALZE CONTRAFFATTE NELLA CAPITALE
Leggo dal web e dalla newsletter della ADICI, ennesima notizia di contraffazione nel mondo calze. E io che non pensavo si arrivasse anche a contraffare calze e collant, per scoprire che lo si fa tanto e con materiali di pessima qualità, dannosi anche per la salute. Condivido con voi sul blog questa notizia di cronaca e la dichiarazione del presidente Luca Bondioli dell’ADICI, che si batte per la tutela del made in Italy nel settore calze.
” I successivi accertamenti eseguiti dalle forze dell’ordine hanno consentito di verificare non solo la riproduzione illecita del marchio ma anche dei più importanti brevetti industriali dell’azienda, tra cui il famoso “No Stress”. “La merce proveniva dalla Cina – spiegano gli investigatori – ed è giunta in Italia dopo essere stata sdoganata in Gran Bretagna ed aver attraversato alcuni Paesi comunitari. Il materiale era destinato all’intero mercato italiano e sarebbe stato collocato ad un prezzo nettamente inferiore rispetto a quello dei prodotti originali, ledendo così anche i più basilari principi di leale concorrenza fra gli operatori economici”. Un imprenditore cinese di 49 anni, attivo nel settore della commercializzazione di accessori di abbigliamento, è stato denunciato per detenzione e commercializzazione di oggetti con marchio contraffatto insieme ad altre 14 persone. Il presidente di Adici, Luca Bondioli, si dice “Felice che la nostra battaglia sia recepita e ci congratuliamo con le forze dell’ordine. Questa operazione ci fa capire che la contraffazione è doppia sia di marchio che di prodotto e questi due reati danneggiano enormente le aziende oneste italiane. Spero che sia solo l’inizio e che i controlli e le leggi in materia si intensifichino sempre più”. Nella seconda operazione della GDF di Roma sono stati rinvenuti prodotti “non conformi alla normativa vigente in tema di sicurezza”: tutti gli articoli sequestrati, in gran parte destinati ai bambini, erano privi delle prescritte etichettature, delle istruzioni d’uso e della composizione chimica. Infatti numerosi prodotti per la pelle e per le unghie erano composti da colle di origine non definita: in uno dei magazzini erano conservati cosmetici contenenti nichel piombo e cromo-esavalente, pericolosi per la salute umana.”