Una calza per la Befana

befana1In questo blog si parla di calze e quale data festeggia la calza se non il 6 gennaio??? Eh sì, ironizziamo e dissacriamo il nostro concetto di calza sexy per parlare della famosa calza della Befana, che in fondo sempre calza è.. Comunque la si immagini: vecchia e brutta, con naso adunco, scarpe rotte e cappellone sgualcito – o “fanciulla sexy” – a metà strada tra una pin-up e la versione lolita della fata Campanellino, la Befana rimane una figura mitica, nel vero senso della parola.

Ma vi siete mai chiesti perché il simbolo per eccellenza della Befana nel giorno dell’epifania sia proprio una Calza piena di dolci o di carbone se siamo stati cattivi? Nessuno lo sa spiegare, ma è un’abitudine molto antica: una vecchia leggenda che affonda le sue radici  nei riti magici precrististiani, già all’epoca dei celti. Si racconta che persino Numa Pompilio, uno dei sette re di Roma, aveva l’abitudine di appendere una calza in una grotta e una ninfa che lo proteggeva gliela faceva poi trovare piena di buoni consigli.

La credenza narra anche che nei tempi antichi – 12 giorni dopo Natale – venisse celebrata la morte di Madre Natura. Nella notte del 6 gennaio, spossata dalle fatiche dell’anno trascorso, come la fenice risorgeva dalle sue ceneri, concedendosi  prima di rinascere un’ultima passeggiata in groppa alla scopa per distribuire doni, simbolo dei semi che nell’anno nuovo sarebbero germogliati. Secondo gli antichi romani a guidare le fanciulle volanti era Diana, dea lunare della vegetazione; altri, invece, credevano che la divinità misteriosa fosse Satia, nome che deriva dal latino satiaetas, ovvero sazietà. Simbolo della prosperità sono i cibi e i dolciumi con cui appunto si festeggia l’epifania.

befana4Secondo la tradizione italiana, la Befana è solita scivolare giù dai camini nella notte tra il 5 e il 6 gennaio per riempire di doni le calze appese dai bambini. Ogni regione ha la sua leggenda e i suoi modi di festeggiare l’Epifania, con fuochi, bambole di stoffa, canti e filastrocche. E non solo…i dolci dove li lasciamo. Eh sì, le calze si sa dovevano essere riempiti di dolci, per chi è stato buono…così al risveglio si trovavano dentro caramelle, cioccolatini, biscotti…rigorosamente fatti in casa…

Voi cosa appenderete al caminetto? Un bel calzettone di lana colorato o una bella autoreggente o magari preferite farla in casa con materiali di riciclo? Al di là della scelta è che al mattino troviate un sacco di cose buone dentro.. io vado matta per la cioccolata in qualsiasi forma essa sia… crema al cioccolato, gianduiotti, praline, cioccolato fondente, ripieno, cremini, lo adoro soprattutto se artigianale… ma potete anche concedervi qualcosa di più light o essere più tradizionalisti con dolci fatti in casa, miele, frutta secca e caramelle… se poi siete dei gourmet scegliete dolci particolari, fatti in modo artigiano o con ingredienti diversi dal solito…

Buon Epifania, Madame G. 

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