CALZA, ARCHETIPO SESSUALE …PAROLA DEL DR. MARCO ROSSI
Lui è Marco Rossi uno dei più famosi sessuologi italiani, uno che del Sesso ne ha fatto una materia di studio e di educazione, e che con le sue rubriche e i programmi tv ha saputo sdoganare l’argomento “sesso e dintorni” come qualcosa prima di tutto da capire e poi da fare.
Inutile nascondere che le calze nella sfera erotica hanno una forte simbolismo. L’idea del blog nasce proprio per sottolineare che le calze regalano femminilità, hanno potere di seduzione e stuzzicano le fantasie maschili. Sono un po’ degli stereotipi, che secondo me vanno cavalcati, forzati e anche ribaltati.. Indossare le calze, quelle che ci piacciono, quelle che piacciono ai nostri uomini, coscienti del risultato che otterremo, ma vivendole in libertà, quotidianamente, non come qualcosa di strano, di straordinario o che ci fa sentire a disagio. Anzi con il massimo della naturalezza, dovremmo sentirci speciali, custodi di un malizioso segreto, che non a tutti è possibile vedere…al massimo intravedere.
Anche perché come afferma il dr Rossi: “gli uomini guardano sempre le gambe di una donna, nude o vestite, e dalle gambe si fanno un’idea di come potrebbe essere il resto del corpo, in particolare sedere e genitali”. Ma torniamo al nostro dottore e alla nostra chiacchierata in materie di calze, sugli argomenti finora trattati sul blog per avere una visione “scientifica”..
Quanto è importante il look (lingerie e calze), chiamiamolo così, nell’intimità della coppia o per sedurre un uomo? E’ estremamente importante per due motivi. Innanzitutto il look serve a valorizzare il corpo o alcune parti di esso, per poterle mostrare con uno scopo eccitatorio. Nel nostro caso le calze rendono le gambe più belle. In secondo luogo bisogna ricordare che la seduzione comincia dall’autostima e della sicurezza interiore, una donna che si sente piacevole riesce a sedurre di più. Una donna che si piace, sceglie e indossa la sua lingerie senza problemi, certa del risultato. Insomma sa come arrivare all’obiettivo e questo non significa essere aggressive, ma cosciente del proprio potere seduttivo e saperci giocare.
Dal suo punto di vista le calze nella sfera erotico-sessuale come si colloca e come la definisce. La calza ha il ruolo di vestire, di coprire e rendere più armonico il corpo, attraverso il tessuto, la setosità, il colore. Tutto sembra in armonia, il corpo sano e senza imperfezioni, la gamba più affusolata, la calza regala un equilibrio estetico, che attrae. Ed è questo il suo valore.
Gli uomini sono molto sensibili all’argomento. Dai diversi sondaggi fatti, risulta che preferiscono le calze velate, amano la sensazione di contatto con il tessuto e prediligono le autoreggenti (i più raffinati il reggicalze). Pochi invece propendono verso le calze coprenti. Come interpreta ciò? Va detto che l’archetipo delle fantasie maschili è fornito dai film pornografici e la calza autoreggente è un’immagine predominante in questi film. La calza autoreggente si lega a filo diretto all’idea di una donna “erotica” e “accessibile”. Contrariamente all’immagine che si ha e si dà al reggicalze, visto come retrò e che riconduce a una donna elegante e raffinata, diversa dall’archetipo che crea l’autoreggente. Ricordiamoci poi che l’obiettivo dell’uomo nel confronto con una donna è “spogliare”, per cui l’autoreggente rispetto al reggicalze è più facile e veloce da gestire.
Veniamo ora al binomio calza velata – calza coprente. Le calza velata ti permette di vedere la gamba. E l’uomo, inutile negarlo, vuole vedere il corpo nudo. La calza velata offre agli occhi la carne che sta sotto, valorizzandola e lo stesso tessuto liscio e sottile dà una sensazione al tatto quasi come toccare la pelle. Al contrario la calza coprente dà un effetto di quasi artificialità, il tessuto spesso, il colore scuro che riveste l’intera gamba, toglie agli occhi l’effetto “nudo”, rende tutto uguale e quasi finto.
Come mai, come indumento, la calza si presta a molti feticismi da parte degli uomini: c’è chi le colleziona rubandole alle loro compagne, chi le fotografa, chi raccoglie immagini, chi le indossa quotidianamente, chi le usa nei suoi momenti di autoerotismo.. Il feticismo è l’oggetto reale che richiama la fantasia erotica. Possiamo dire che è una sorta di ponte tra la realtà fantasia. Avere quell’oggetto, vederlo, toccarlo, conservarlo significa realizzare la propria fantasia, viverla.
Sul blog abbiamo parlato anche di uomini che indossano le calze. Secondo lei si tratta di feticismo, fantasie particolari o perversioni? E quanto questo si può legare al sesso o all’identità sessuale della persona? Mai parlare di perversioni, soprattutto se questa loro fantasia non è compulsiva e non è l’unico modo per provare piacere. Sicuramente si tratta di una feticismo sano che ognuno in base alle proprie fantasie, esperienze ed esigenze mette in opera. Non si parla nemmeno di omosessualità, assolutamente no.
Anzi questo feticismo simboleggia il possesso verso l’altro sesso. Indossare le calze da donna è come possedere la donna, sentirsela addosso, fino ad arrivare a sentirsi quella donna qualora scendiamo nel caso del travestitismo. Inoltre la calza, come molti “feticci”, hanno un richiamo inconscio al pene e alla sua potenza. Da considerare come una sorta di rafforzamento del proprio organo e non come di un desiderio verso qualcosa di esterno.
Molti di loro sublimano la sensazione tattile del tessuto sulla pelle, del pizzo indossato che provoca forti emozioni e li fa stare bene.. è solo questione di tatto??? Anche in questo caso il tatto è fondamentale sul piano emotivo e della fantasia. Una donna che si veste con lingerie in pizzo o seta, trasmette l’immagine di una donna “disponibile”, che vuole proporsi in un certo modo e se si valorizza è perché vuole sedurre. Anche in questo caso la donna gioca con il suo potere seduttivo e lo rafforza attraverso l’abbigliamento.
Ci spiega perché l’immagine delle calze e il gesto di togliere o indossare le calze ha così potere sulla fantasia di un uomo? Una donna che si toglie le calze è una donna che si sta svestendo per offrirsi al proprio uomo. E’ come se dicesse mi preparo per fare l’amore con te. Anche in questo caso siamo davanti a un archetipo cinematografico, dove spogliarsi è preludio di un atto sessuale. Emblematica la scena dello spogliarello di Sofia Loren e Marcello Mastroianni in “Ieri, oggi e domani”.
Mi spiega perché tante donne non riescono o non vogliono “esprimere femminilità” attraverso calze e lingerie? Forse disagio, imbarazzo o mancanza di gusto e fantasia? Sicuramente mancanza di sicurezza o autostima, oltre che di una coscienza di ciò che l’uomo desidera. Inutile girarci intorno, l’uomo ha sempre voluto una donna che sappia giocare bene tutti i suoi ruoli, che sia angelo a casa nel quotidiano e diavolo nel letto. Molte donne pensano che se indossi certe calze, il reggicalze, o certa lingerie sottolinei il fatto di essere troppo disponibile, sentendosi come immagine vicino a quella della prostituta. Che in fondo è l’immagine archetipica, come dicevo prima, dell’uomo che vede la donna oggetto dei suoi desideri. Un’immagine che, però, molte donne fuggono per imbarazzo o rifiuto intellettuale.
Tante sottolineano che il sesso è cerebrale e certi “trucchi” non servono, sicuramente la mente è il motore di tutto…ma penso che certi trucchi spesso danno la scintilla per far partire il motore…oltre a disegnarti come una donna che sa sedurre. In parte ti sei risposta da sola. Il sesso è una questione soprattutto di testa..nel suo iter si sviluppa in 4 tappe: fantasia, desiderio, eccitazione e orgasmo. Solo l’ultima è la parte più fisica del discorso, il resto è dettato dalla mente. Si capisce bene che se non ci sono le fantasie non si vive a pieno tutto il resto, in modo stimolante. E nel nostro caso l’abbigliamento, le calze e quant’altro si indossa per piacere è un ottimo input per far nascere fantasie e accendere il motore…
Ringrazio il dr Marco Rossi per la disponibilità e la chiacchierata, attraverso cui abbiamo capito come nascono pensieri e fantasie dietro l’oggetto calza. Dandoci ancor di più la sicurezza che le calze sono un elemento essenziale nel look di una donna. E da donna consiglio e invito a vincere ogni reticenza e regalarsi quel paio di calze che non avreste mai indossato.
Madame G.
Salve a tutti.
Ho letto quanto riportato nell’articolo.
Personalmente ritornerei indietro di 50 anni dove tutte le donne indossavano le calze, ma le calze vere! Assolutamente non snobbo tutta la lingerie vintage….di una volta…ma oggi giorno sono comò le mosche bianche.
Una cosa manca in questo articolo. Le collant.
Si è vero non sono il massimo della seduzione, forse!
La moda femminile è cambiata, e forse anche il gusto di noi uomini defe fare altrettanto, per non rimanere a bocca asciutta.
Calze o collant? Questo è il dubbio che mi pongo quando vedo una bella donna vestita come piace a me. Mi piace questo gioco di mistero.
Un altra cosa….forse, giustamente, il collant indossato così giusto perché fa freddo, non dice molto, ma unito ad un body importante?
Io non sono amante dei body, mi piacciono molto i collant negli outfit quotidiani… Banditi nell’intimita
Trovo il body di una femminilità esagerata.
Il collant bandito nell intimità?
Ma non appare costruito indossare le calze solo in certe situazioni?
potrebbe apparire costruito quando si fa solo in quelle situazioni…ma ci sono donne che le indossano sempre.. e poi come dice il nostro dr Rossi, è una questione di accessibilità…esteticamente poi reggicalze e autoreggenti sono molto più belle e sensuali. Questa la mia opinione.
Assolutamente non critico le opinioni degli altri. Era solo un mio punto di vista.
Per dire la verità io apprezzo molto il reggicalze; più le cose sono elaborate più mi piacciono.
Sai cos’è un corselette?