Autoreggenti o reggicalze? Ecco cosa preferiscono gli uomini
Come donna mi piacciono entrambi: le prime sicuramente pratiche, comode e molto femminili, si adattano a qualsiasi situazione; il secondo lo trovo “adorabilmente erotico”, in versione semplice o guepiere con calza velata o coprente è il massimo se vogliamo osare, stupire e perchè no giocare. Forse non tutte la pensano come me, ma vi consiglio di provare e testare il risultato che un accessorio del genere riesce a provocare e se pensate che io esageri, vi faccio subito leggere cosa pensano gli uomini a riguardo.
In questi giorni mi sono dilettata a chiedere ai fan del blog, seguaci su fb e twitter e amici personali cosa sceglierebbero e perché tra un’autoreggente e un reggicalze.
La lotta è stata dura. C’è chi sceglie senza alcun dubbio, c’è chi invece resta indeciso tra i due perché duplicemente attratto. E ha i suoi buoni motivi. In tutte e due i casi le parole chiave del discorso sono fascino, seduzione, femminilità ed erotismo. In linea di massima l’autoreggente viene percepita più facilmente, interpretata nel modo giusto con quella mix tra seduzione ed eleganza, anche con fantasia e stravaganza, visti gli svariati modelli di calze autoreggenti che ci propongono. Attratti dal pizzo della balza, da quel gioco di velature e pelle scoperta gli uomini davanti a una calza autoreggente cedono visibilmente. Il solo accenno alla balza, decorata o liscia, suscita pensieri, fantasie e una fervida immaginazione. Un piacere che nasce dall’istinto.
Come sottolinea il mio amico twitter St.Ryokan : “L’eros sta nella sfuggevolezza, nel mistero, nella difficoltà di conquista. La balza, le autoreggenti nascondono lo stesso segreto. Vedere un pizzico di balza che esce da sotto la gonna, che si intravede dall’accavallo delle gambe ti stimola l’immaginazione. Ti fa capire che li sotto non c’è una barriera a proteggere, ci si può trovare di tutto”.
Mentre Andrea mi confida con una certa poesia: “Gambe affusolate in calze autoreggenti e nient’altro. E’ tutto ciò che un uomo desidera nella donna che lo seduce, è sufficiente a giustificare l’abbandono, il delirio dei sensi. E poi è bello. Una visione emozionante, da guardare per ore. E immaginare. Gambe velate da calze così speciali conducono la mente verso orizzonti proibiti”.
La visione del reggicalze è più “intelligente”, va oltre al concetto solito di seduzione, ma si arricchisce di un potere maggiore, che è quello della raffinatezza, della ricercatezza, del gioco e della complicità tra uomo e donna in un certo senso. Il reggicalze viene maggiormente apprezzato da chi ricerca nella donna l’essere femminile, essere una donna che sa sedurre e infondere erotismo.
Bisogna ammettere, in effetti, che se prima dei collant la funzione del reggicalze era essenzialmente pratica, dopo di allora, è indossato con un intento preciso di seduzione o di erotismo. Alle donne che portano il reggicalze è in genere riconosciuto un certo fascino e una certa eleganza, una ricercatezza quasi sofisticata, visto anche il gusto un po vintage dell’accessorio, che rimanda a immagini passate. Complice anche il retaggio storico, che vedeva il reggicalze come capo usato dalle prostitute e da qui il binomio che associa il reggicalze a una donna provocante.
Sul reggicalze Giuseppe mi dice: “io sono un convinto e appassionato sostenitore dei reggicalze, li trovo molto più affascinati e sensuali, sicuramente le autoreggenti hanno il loro fascino, ma trasmettano all’uomo un’immagine di una donna indipendente, mentre il reggicalze invita noi maschietti a un sottile gioco di complicità e necessità dell’altro che rende il tutto più stuzzicante”.
Il discorso iniziato da Giuseppe sull’immagine di indipendenza ed emancipazione che la calza dà alla donna mi incuriosisce e trovo conferma in questa teoria da un mio amico facebook dottor V. che mi spiega: “io sono per le autoreggenti, per me sono l’identikit della donna che ti guarda e ti sbatte in faccia la sua sicurezza. La donna che le indossa non teme nulla e indossarle non è nè da santa nè da qualunquista, nè da moderna, ma è modestia del proprio manifesto femminile, che spesso manca purtroppo”.
Appare da questi “pensieri maschili” che una donna con le autoreggenti è una donna sicura di sé e forte. Magari le autoreggenti sono utilizzate solo per praticità, ma se una donna è insicura non osa metterle (me lo conferma anche St.R). Mentre una donna in reggicalze ha qualcosa in più, si riveste di un piccolo ma importante dettaglio, diventa raffinata e sensuale e prende possesso del gioco di conquista.
Questo, però, non implica che la scelta sia netta e senza possibilità di ritorno, nella maggior parte dei casi chi ama le autoreggenti non resta indifferente davanti a un reggicalze, ma noto una forma di impegno maggiore da parte dell’uomo nella gestione del reggicalze. C’è chi lo vede più impegnativo e meno pratico, visti i ganci e i laccetti, ma di grande impatto emotivo ed erotico e chi lo associa a grandi eventi (serate intime, notti di passioni).
Elio, che ama le autoreggenti, me lo conferma: “Il reggicalze … che dire … intramontabile e sempre graditissimo. Aggiunge un gusto sicuramente più retrò… ma se vogliamo sempre attuale e raffinato”.. e conclude in modo saggio: “non cadere nella routine e in banali associazioni di idee ripetute. Trovare una bella calza autoreggente o un reggicalze in un contesto quotidiano, inaspettato conferisce all’uomo quella “spinta” direi decisiva per rendere ed esprimersi sempre nel migliore dei modi”.
Donne fate tesoro di quanto i nostri uomini ci hanno rivelato…farete contenti loro, ma soprattutto voi stesse!!
Madame G.
Grazie per i loro prezioso contributo a: Giuseppe, Domenico,dottor V, Mario, AP, Salvatore, Emotionalph, St.Ryokan, Andrea, Elio,
Sapevo che un atricolo del gerene non avrebbe deluso la mia visione per il book allegato… 🙂
Come ho già detto: C’è una sostanziale differenza che crea alcuna differenza
io amo le autoreggenti