Adici, il distretto delle calze italiane.

Sapevate che esiste il Distretto della Calzetteria?

Eh sì, oltre 350 aziende che producono calze di ogni genere e intimo che si trovano nella provincia di Mantova, più specificatamente nella zona di Castel Goffredo, sede dell’A.DI.CI, che altro non è l’Associazione Distretto Calza e Intimo. Se poi ci spostiamo verso Brescia, ecco che qui troviamo il regno della calzetteria maschile, un vero e proprio polo produttivo interamente specializzata nella moda calze uomo.

350 aziende che sviluppano circa il 23% dell’export mondiale di calzetteria femminile, con più di 7.000 dipendenti nel core business che arrivano a 10.000 con l’indotto. E accanto alla produzione, tutta made in Italy vanto nel mondo del fashion, si sono aggiunte con lo sviluppo tecnologico una serie di nuove categorie merceologiche che hanno portato alla nascita di aziende leader nei settori dell’intimo seamless, dell’abbigliamento tecnologico sportivo e dell’athleisure.

Ma cosa fa l’ADICI?

L’ADICI rappresenta un punto di incontro e confronto tra gli imprenditori, nella convinzione che l’interazione e la condivisione delle idee, delle conoscenze e delle competenze sia indispensabile per il futuro del distretto. Tra gli obiettivi di questa associazione c’è la formazione, il trasferimento del know-how e delle informazioni che possano portare le aziende, piccole e grandi, a migliorare sempre di più la loro produzione, ad ampliare il loro business e a specializzare le loro linee produttive.

E’ un lavoro di costante implementazione e di relazione – come mi ha spiegato il presidente Alessandro Gallesi. Siamo sempre a contatto con tutte le aziende del distretto, monitoriamo i mercati, analizziamo le dinamiche dei consumi e studiamo i trend futuri per essere sempre al passo con i tempi. Oltre ad avere un occhio sui nuovi mercati, da sempre porgiamo attenzione alle nuove risorse, nuovi design e ricercatori. Sono per noi fondamentali i contatti con gli atenei italiani, le scuole di formazioni di tecnici specializzati, gli istituti di design”.

Dalle parole del Presidente si comprende subito la vivacità del settore e la sinergia che c’è tra le varie parti, da chi produce e ricerca nuovi filati, a chi disegna i modelli studiando le tendenze di mercato e le nuove mode, fino ad arrivare agli stackeholder del fashion.  I campi di lavoro e approfondimento di Adici sono molteplici e vanno dalla comunicazione della realtà del distretto, all’e-commerce tradizionale all’eco-sostenibilità, al rapporto con i decision-maker del fashion. La cosa più importante è la formazione, che deve garantire e preservare la competenza e “il saper fare” dei tecnici e della manifattura orgogliosamente italiana, che ci è invidiata e richiesta in tutto il mondo.

Infine, e non meno importante di quanto detto finora sulle attività di ADICI, c’è la difesa del made in Italy e la lotta alla contraffazione. Le calze come tanti altri accessori e articoli del fashion sono presi di mira da contraffazione che si traduce in contraffazione di brand o legata a false dichiarazioni sulle confezioni inerenti ai materiali usati.

L’etica di produzione e il know how che stanno alla base della manifattura Italiana devono essere protetti dall’invasione dei prodotti che non rispettano le più elementari regole del commercio, dei diritti umani e dell’eco-sostenibiltà. Così come deve essere tutelata la salute dei consumatori, troppo spesso minacciata dall’uso di sostanze chimiche proibite nei capi d’importazione. Aspetti questi magari non sempre considerati da chi indossa le calze, ma su cui dovremmo stare molto più attenti.

A partire da questa stagione saremo più a stretto contatto con l’Associazione per conoscere prima e più da vicino le novità e i temi che meritano di essere raccontati su questo blog per gli appassionati delle calze, che non è un mero accessorio moda, ma un elemento che dice molto della personalità di chi lo indossa, sempre più protagonista dei nostri outfit.

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